Sezione Professionale - Note, integrazioni, commenti e contributi

• Avvertenze
• da Pierangela
• Foto in ufficio M&G luglio 1984
• Errata corrige su U. Gatti e F. Feliciani
• Errata corrige su U. Gatti e F. Feliciani
• Commenti e Like su FB e altro
• Procter e Gamble - Anni 60 e 70
• I miei anni in M&G
• Da Marzia - La mia bacheca in M&G
• Rossana, Foto M&G (1)
• Rossana - Foto M&G (2)
• Rossana, Foto M&G (3)
• Da Rossana: Grazie
• Rossana, Foto M&G (4)
• Foto
• Chivas Regal Operazione Musei Aperti
• Lorenzo Mullon. Una poesia
• Emanuela Bersani sulla Milano & Grey
• M. Galbiati: Parole in pubblicità
• Arturo Cumani si diverte (Istambul 1990)
• Lettera postuma a Giancarlo Ferrari
• Un'altra foto di Giancarlo
• Commento alla lettera a Giancarlo
• Giancarlo
• Ricordo di Giancarlo, da Marzia
• Un temerario?
• In ricordo di Silvio Mazzanti
• FACEBOOK
• P.S. al testo su FACEBOOK
• Federico Peratti

In questa sezione raccoglierò eventuali mie note e integrazioni, e anche commenti e contributi di chiunque voglia farmene pervenire.
Quanto riceverò verrà pubblicato in questa pagina dopo un semplice controllo da parte mia, allo scopo di evitare eventuali contenuti inopportuni o offensivi.

Grazie

William

Caro William,

mi hai chiesto di scrivere un ricordo e alla mente mi è venuta una serie infinita di momenti di vita dedicata a questa nostra " Milano & Grey" che tutti noi che l'abbiamo vissuta, amiamo.Ho conosciuto questa società quando ancora era Milano Pubblicità,nel 1966, presso lo studio del loro commercialista, dove lavoravo, e ho redatto il loro primo bilancio amministrativo del 1966. Dopo 6 anni di rapporti esterni sono stata assunta nel 1972. Tutto è terminato nel 1998 quando sono andata in pensione..Sono stati anni intensissimi di lavoro, responsabilità, gratificazioni, felicità, umanità... 
Infatti la sensazione piu' bella che mi è rimasta è grande umanità e comprensione che c'è sempre stata fra il managment (Fabrizio, Ugo e modestamente anche con il mio piccolo contributo) e tutto il personale. Non ho memoria di grandi attriti o tensioni con chicchessia,anzi da parte della direzione, in piu' occasioni, c'è stata la volontà di aiutare economicamente chi ne avesse bisogno,e tutto questo, per me, è un gran bel ricordo. Va anche detto però, a oner del vero, che anche tutti i collaboratori si sono sempre dimostrati all'altezza delle loro mansioni, dai grandi manager come te e altri, a vari Mario, Paolo, Rosario, Lidia e Manuela:

Se mi lascio andare la nostalgia e la relativa malinconia che ne consegue prendono il sopravvento, altre cose potrei scriverti per ora mi limito a dirti che io ho  sempre ringraziato la mia "buona stella" che mi fatto incontrare questa società.

Ti ringrazio per questa bella opportunità che tu dai. Un caloroso abbraccio  Pierangela

William, ho trovato questa

(V. Allegato -  Foto in ufficio M&G. luglio 1984.  William, Giuliano e Massimo)

Fabrizio mi segnala un errore in cui sono incorso nella storia della M & G: lui e Ugo , quando aprirono la Milano & Grey (che all’inizio si chiamava Milano Pubblicità), non provenivano dalla Y&R, bensì dalla Radar & Benson, poi diventata FCB. E Ugo, che prima ancora era stato redattore di Selezione dal Reader’s Digest, della Radar & Benson era Vice-Presidente.

Dopo questa segnalazione mi sono informato meglio e ho scoperto parecchi meriti successivi del nostro ex Amministratore Delegato Fabrizio.

A quel tempo la FCB era guidata da Gianluigi Botter, un vero gentiluomo prestato alla pubblicità. Botter, nel 1978, diventò Presidente dell’OTIPI (poi diventata AssAP), e chiamò Fabrizio a costituirne e dirigere il Centro Studi. La presidenza del Centro Studi AssAp di  Feliciani doveva durare pochi mesi, però poi si estese fino a 12 anni, nei quali Fabrizio diede il via ad iniziative di rilievo tutt’altro che trascurabile, quali l’AUDITEL, l’AUDIPRESS, l’INPE  e altre ancora.

Ecco, forse non tutti, in Milano & Grey, erano al corrente di queste cose. E a me sembra giusto dare a Fabrizio quel che è di Fabrizio….

Fabrizio mi segnala un errore in cui sono incorso nella storia della M & G: lui e Ugo , quando aprirono la Milano & Grey (che all’inizio si chiamava Milano Pubblicità), non provenivano dalla Y&R, bensì dalla Radar & Benson, poi diventata FCB. E Ugo, che prima ancora era stato redattore di Selezione dal Reader’s Digest, della Radar & Benson era Vice-Presidente.

Dopo questa segnalazione mi sono informato meglio e ho scoperto parecchi meriti successivi del nostro ex Amministratore Delegato Fabrizio.

A quel tempo la FCB era guidata da Gianluigi Botter, un vero gentiluomo prestato alla pubblicità. Botter, nel 1978, diventò Presidente dell’OTIPI (poi diventata AssAP), e chiamò Fabrizio a costituirne e dirigere il Centro Studi. La presidenza del Centro Studi AssAp di Feliciani doveva durare pochi mesi, però poi si estese fino a 12 anni, nei quali Fabrizio diede il via ad iniziative di rilievo tutt’altro che trascurabile, quali l’AUDITEL, l’AUDIPRESS, l’INPE  e altre ancora.

Ecco, forse non tutti, in Milano & Grey, erano al corrente di queste cose. E a me sembra giusto dare a Fabrizio quel che è di Fabrizio….

Ho aperto il mio sito mercoledì 16 ottobre. Nell’arco della prima settimana ho ricevuto, salvo errori e/o omissioni:

37 commenti, praticamente tutti di apprezzamento, di cui:

    24 su Facebook, visibili sulla mia timeline ( da E. Barrai, L. Boninsegni, H. Christophersen,P. Ciboldi, B. Colazzo, E. Comparelli, M. Costantini, A. Cumani, R. Ederini,E.       Egizi, G. Filippi, D. Hawrylko, G. Lasta, T. Lanzanova, P. Mangoni, P.Marciò, S. Mascheroni, A. Necchi, E. Pirocchi, P. Re, A. Rovere, K. Tabasso, N.Teubner, M. Vai)

    12 come messaggi privati, su Facebook o sulla mia posta elettronica (non elenco i nomi,salvo autorizzazione degli autori, proprio perché mi sono arrivati come messaggi         privati)

    1 direttamente sul sito, da Tiziano Tudisco (messaggio che però io ho accidentalmente cancellato!). Anche P. Marciò mi ha mandato un contributo direttamente sul sito,         e M. Costantini mi ha inviato una foto.

37 segni di gradimento (Like) su Facebook (da M. Aveta, E. Barrai, L. Boninsegni, F. Bianchi, A. Calise, D. Caselli, B. Colazzo,  G. Colombo, A. Cumani, E.Comparelli,     M. Costantini, M. Del Monaco, V. Di Marco, E. Egizi, G. Filippi, V.Ginnasi, B. Gulì, D. Hawrylko,T. Lanzanova, P. Mangoni, L. Mascheroni, S. Mascheroni,   A. Mazzanti,       M. J. Mork, A. Parisi,O. Pascucci, P. Re, M. Romano, A. Rovere, G. Salvini, K. Tabasso, M.Vai )

A tutti voglio mandare un sentito e commosso ringraziamento, nonché un invito a consultare il mio blog di tanto in tanto. La cosa non richiede certo il tempo necessario per leggere il contenuto dell’intero sito, anzi è molto rapida (andare direttamente alle “Note, integrazioni,, ecc…” sotto l’Indice della Sezione Professionale, e scorrere i post registrati in ordine cronologico). Può capitare di trovarvi qualcosa di interessante.

William,

fra le persone che lavoravano in Procter & Gamble negli anni '60 vorrei ricordare anche Frank Zeman.

Ti allego anche una foto d’epoca, che mostra una mega-esposizione di fustini di Dash in occasione dell’apertura del primo Ipermercato in Italia (Carrefour, nel 1970).

Giorgio

Caro William, il tuo racconto mi fa tornare ai miei 3 anni in M&G, con tutte le emozioni di quel periodo. In quegli anni ho discusso le mie prime campagne, seguito i primi shooting, scoperto cose spesso inaspettate (le migliori), mi sono laureato, ho avuto la prima figlia e tanto altro. La famiglia M&G ha partecipato, condiviso, sostenuto tutto sempre con sincerità e sensibilità. Una tappa solida, profonda. Dietro a tanti nomi che ho letto, anche per me (come hai scrittto tu), ci sono volti ed emozioni, incontri e momenti incisivi, mai dimenticati, sempre sereni e autentici. Mando un saluto e un sorriso a tutti. Ho avuto il privilegio di essere uno dei tuoi stagisti Assap e poi un tuo account (pochi metri quadri di ufficio pieni di carta, di pensieri, di confronti, di parole, di vita). La tua scuola professionale e umana ha ispirato buona parte dei miei percorsi successivi. Anche a rischio di uscire dalla sobrietà della M&G che io ricordo (e che a volte mi ha intimidito), mi piace dartene merito e ringraziarti in questo luogo pubblico tuo e della M&G.

William, mi hai detto che ti ricordi due proverbi che stavano scritti sulla bacheca del mio ufficio in M&G:

1. Ofelée fa' el to' mestée

2. Tucc i can menen la cua...Tucc i cuiun disen la sua  (Era il motto del mio nonno Francesco Sormani)

 e mi hai chiesto se ce n'erano altri che tu non ricordi. Ti rispondo: ebbene sì, via via nel tempo sono comparsi sulla mia bacheca anche questi tre:

 3. “Il mondo paga poco quello che vale poco”;

 4. “Jeder tierchen hat sein plaisirchen” ("ogni animaletto ha il suo diletto").

 5, “Sei qui con la soluzione o fai parte del problema?”

 Grazie, e ciao

 Marzia

Primo invio di foto Milano & Grey (v. allegati)

N.B. Foto parzialmente mascherate da William in mancanza di autorizzazione delle persone fotografate

Seconda serie di foto della Milano & Grey (v. allegati)

 N.B. Foto parzialmente mascherate da William in mancanza di autorizzazione delle persone fotografate

Terzo invio di documenti Milano & Grey: 3 foto più una simpatica poesiola di Paco D. Gli auguri natalizi erano sul cartone-pacco natalizio del trentennale (1994)

                                                                                   Rossana

N.B. Foto parzialmente mascherata da William in mancanza di autorizzazione delle persone fotografate

Che bello ripercorrere, ricordare, scoprire quante persone sono passate in via Bertani (o giù di lì) in quei trent'anni !!  Molta, molta, grande tenerezza !

Grazie Gugliermo !

Ho ripescato un'altra foto preziosa: la squadra femminile M&G del 1983, con tanto di allenatori. Purtroppo la qualità di partenza è mediocre, dato che si tratta di una fotocopia.

                                                                                   Rossana

Foto parzialmente mascherata da William in mancanza di autorizzazione delle persone fotografate

Ciao William,

ti allego una foto scattata nel bazar di Istanbul dove ci sei tu.

Un abbraccio,

Betty

Le recenti iniziative tipo “Una notte al museo” e simili hanno avuto successo. Sono certamente frutto di una buona idea, ma non di un’idea nuova. Infatti l’aveva già avuta, una trentina d’anni fa, Ugo Gatti. Si chiamava “Chivas Regal Operazione Musei Aperti” (per noi CROMA), era finanziata dalla Seagram e realizzata dallo Studio di P.R. Guastalla Lucchini, con il consistente aiuto del Gruppo Account Seagram della Milano & Grey (quasi certamente Lilli, forse anche Giuliano e qualcun altro, oltre a me). Se  si deve dare a Cesare quel che è di Cesare, è anche giusto dare a Ugo quel che è di Ugo.

Qualcuno degli ex Milano & Grey forse si ricorda di Lorenzo Mullon, per qualche anno giovane Account da noi.

In seguito, dopo esperienze di successo nel campo delle arti figurative, Lorenzo si è scoperto una

ricca vena poetica, e oggi è più che una promessa , come poeta.

Lorenzo mi ha mandato oggi una sua poesia che io trovo molto bella, e che riproduco qui con il suo consenso.

Il suo titolo è “Nell’ombra che mi precede” (v. Allegato)

W. Ghizzoni

La nostra cara ex-collega Emanuela mi manda alcune righe piene di tenerezza e di nostalgia, rivolte a chi ha lavorato in M&G. Le pubblico volentieri (WG).

“Ciao raga. Ai molti di voi che ho conosciuto e ai tanti che non ho conosciuto: quanti bei ricordi!. Io sono via dal 2000, e quanti pianti ho fatto, prima di decidere di lasciare questa grande famiglia. Ma dovevo fare una scelta, che mi pesava come un macigno. L’ho fatta con amarezza nel cuore, ma anche felice di poter stare vicino a mio marito, per me molto importante - non meno di quanto lo siate stati voi. Qui e adesso voglio mandare un abbraccio a tutti quelli che ho conosciuto e anche a quelli che non ho fatto in tempo a conoscere. Sarà banale, ma non posso non pensare: CHE BEI TEMPI…!”“

Marzia ogni tanto non è soddisfatta dell'uso che si fa delle parole in pubblicità. Se qualcuno è d'accordo o non è d'accordo con lei lo può anche scrivere su questo blog (WG)

In casa mia e dei nonni ho spesso sentito dire “go una scaia de legn (o de veder, o de ferr) in un di”. Ricordo anche di aver sentito mio nonno dire a mia nonna “Damm una scaia de formacc”. Sempre in dialetto.

Scaglia, secondo il mio vocabolario d’italiano un po’ vecchiotto, è l’altro nome delle squame, intendesi  del pesce.

Sempre secondo il vocabolario, si può dire “una scaglia di mica” o di qualsiasi altro materiale minerale.

 “Scaglia”, imperativo del verbo scagliare significa gettare con forza, ad esempio un sasso. Vedi il proverbio: “Scagli il sasso poi  nascondi  la mano?”. Ma forse questo non c’entra.

Io preferisco la parola “scheggia”, scheggia di legno, scheggia di vetro. Scheggiare significa sbrecciare, causare il distacco di piccoli pezzi di un materiale.

Non mi piace sentire dire “una scaglia di formaggio”. Se sentissi “scagliami il formaggio”, prenderei la forma e la scaglierei sull’incauto richiedente.

Insomma, non mi piace la forma usata in pubblicità della parola “scaglia”.

Qui allegate ci sono due foto, prese durante un’allegra serata nel corso della gita Milano & Grey a Istambul, nel 1990.

In una delle foto un giovane e scatenato Arturo Cumani si divertiva moltissimo (chi riconosce, sulla sinistra, gli altri due ex colleghi di cui ho mascherato leggermente i volti?). Poco dopo, però, tutti si divertirono moltissimo quando questa graziosa fanciulla (un "belly dancer", v. altra foto) riuscì a calargli i pantaloni. Per fortuna, con sollievo di almeno una parte del pubblico, non le mutande…

Ho scritto un “lettera postuma” a Giancarlo, a distanza di alcuni giorni dalla sua scomparsa. Ci ho messo un po’, per lasciar sedimentare i miei pensieri e per riordinare i miei ricordi, ma quello che scrivo lo penso e lo sento veramente. Perché anche Giancarlo ha avuto una parte – e una parte tutt’altro che trascurabile – nella mia vita.

La lettera è qui allegata, com’è allegata  anche una vecchia foto presa da un giornale del 1987. Io Giancarlo l'ho visto a lungo così, giovane e bello, e così voglio tenermi il suo ricordo, anche se un po' sfocato, proprio come la foto.

Un'altra foto di Giancarlo, con due clienti opportunamente "sfumati", durante un P.P.M. di Chivas Regal

William,

la tua lettera mi ha toccata nel profondo del cuore.... la M&G dentro di me è ancora così viva e vicina; e con essa anche tutte le persone con cui ho lavorato e mi sono divertita nei miei 14 anni di agenzia... e di queste ovviamente una particolarmente importante è stata Giancarlo, non solo perché come figura professionale era "centrale" nel nostro lavoro ma anche umanamente è stato un Personaggio con la P maiuscola. E, come giustamente hai scritto tu, non c'era Giancarlo senza Marilena, nel mio ricordo per lo meno.

Mi sono comunque ripromessa di scrivere una mia lettera quanto prima, con i miei personali ricordi, relativi al periodo lavorativo sicuramente più significativo e bello della mia vita da lavoratrice dipendente. Ora per fortuna sono in-dipendente e come tu sai sto benissimo, ma la Milano&Grey è stata una cosa speciale nella mia vita e, come scritto all'inizio, è sempre viva nei miei ricordi.

Per ora un abbraccio a tutti quelli che mi leggeranno.

Nicole

Caro William, ho letto la lettera che hai scritto e che mi ha commosso.
In questi venticinque anni di vita insieme Giancarlo e io ci siamo cresciuti e alimentati intellettualmente a vicenda, lui è stato un uomo molto intelligente e sotto una maschera di simpatico cinismo anche buono e sensibile. Per non so quale misteriosa ragione, che chiamiamo amore, mi ha permesso di raggiungere il suo cuore e di abitarci. Li' mi sono sentita sempre amata e protetta, anche nei momenti difficili, anche nella malattia che lo ha consumato.
Non ho la forza per dire quanto mi manca.
Grazie per il pensiero.
Marilena

Giancarlo non è annoverato fra i pubblicitari famosi a cui Advexpress dedicherà un necrologio.

Giancarlo sarà però ricordato dai componenti della famiglia “fratelli-coltelli” di cui abbiamo fatto a lungo parte,.

Ricordo un giorno che venne a trovarmi, dopo aver lasciato l’agenzia. Stava in piedi appoggiato al mobile di fronte alla mia scrivania. Era tranquillo ma non euforico, come quando lasciando l’agenzia, era pieno di progetti.

Alla domanda. “Come va?!, rispose e nella voce c’era una punta di delusione: “Sai quando hai un lavoro, sono tutti pronti ad offrirtene un altro. Alla V. mi ripetevano spesso che quando l’avessi voluto, una scrivania per me ci sarebbe sempre stata. Ma quando sei disponibile, le promesse si scordano”. Anche per questo si era iscritto all’Università della terza età.

Nonostante ciò credo che i suoi ultimi anni siano stati felici, grazie alla donna che aveva accanto.

Buon viaggio Giancarlo, dovunque tu sia.

MA CHI E' QUESTO TEMERARIO?
Questa è una pagina che ho staccato da una rivista una decina di anni fa. Lì per lì mi aveva colpito il sorriso compiaciuto del "modello", che non sembrava

proprio un tipo superstizioso. Poi, guardando meglio, mi è sembrato che assomigliasse molto - ma molto molto - ad un nostro ex collega. Che ne dite,

cari amici ex Milano & Grey? 

Ho scritto questo testo in ricordo di Silvio, un amico che ci ha lasciato troppo presto, già molti anni fa.

Glielo dovevo da tempo.

Allego alcune mie riflessioni sul social network Facebook

Rileggendo il mio testo sull'argomento Facebook mi accorgo che forse ho dimenticato un gruppo importante, fra le tipologie di utenti che ho elencato.

Lo chiamerei il gruppo "VITA DI FAMIGLIA".. Sono quelli che pubblicano spesso foto dei propri bambini, in fogge o circostanze particolari, o anche come istantanee di vita. Invece di foto dei figli - o in aggiunta - si trovano spesso anche quelle di animali domestici (cani o gatti...) che vivono in famiglia. Un momento di simpatia o anche di tenerezza riescono spesso a generarlo anche negli "amici" che pure quella famiglia non  frequentano o non  conoscono direttamente.

Ho ricevuto un paio di telefonate da amici che non hanno capito bene perché io abbia deciso di ridimensionare il mio rapporto con Facebook. Lo riassumo qui, per essere il più chiaro possibile: Facebook è uno strumento utile e anche divertente, ma  troppo veloce e superficiale, troppo tipo "mordi e fuggi", per il mio carattere. E il tempo che mi rimane a disposizione - quanto ovviamente non lo so, ma certamente non tantissimo . prefersico dedicarlo a cose più tranquille.Un po' più di SLOW LIFE, insomma. Per assaporarla meglio.

William,

sono Federico Peratti, ci siamo conosciuti in Beecham e in San Pellegrino dove operavo nel marketing. Ho letto la tua biografia professionale (da Pico della Mirandola) e quando passi da Milano (o dove ti trovi) mi piacerebbe incontrarti.

Federico Peratti

federico.peratti@libero.it

Fatto. Ho scritto a Federico, poi ci siamo sentiti al telefono e ci siamo impegnati a vederci presto di persona. Che bello!